mercoledì 11 aprile 2018

Ministro Balog: “Chi costruisce chiese, guarda al futuro con speranza”


Una recente pubblicazione del Ministero ungherese per le Risorse Umane (Örökségünk és jövőnk = Patrimonio e futuro) presenta una settantina di interventi che negli anni passati hanno interessato delle chiese in Ungheria e nei paesi limitrofi. Si tratta del restauro di importanti monumenti nazionali, o di opere minori di ristrutturazione o dell’edificazione di edifici di culto nuovi. Tutte le maggiori comunità ecclesiali dell’Ungheria ne hanno potuto beneficiare: cattolici di rito latino e greco, evangelico-luterani e calvinisti, nonché le comunità ebraiche. Nella prefazione del volume l’On. Zoltán Balog, ministro per le risorse umane ha spiegato le ragioni dell’impegno del Governo ungherese:

 
“La religione, la professione della fede, è una questione personalissima di pubblica rilevanza. Per questo vengono costruite le chiese, per questo il Governo d’Ungheria ritiene importante sostenere l’edificazione e il restauro delle chiese. Chi costruisce chiese, guarda al futuro con speranza. Si tratta di persone e di comunità che hanno qualcosa da dire non soltanto per sé stessi, gli uni agli altri, ma per tutta la nazione ed anche per il mondo.

Ogni persona ha bisogno di speranza, a prescindere dalla sua religione, dalle sue idee sul mondo e dalle sue simpatie politiche. La nazione ha un grande bisogno di persone che vivono la speranza. Sono loro che dedicano la propria vita e le proprie energie agli scopi della comunità. Certo, sono importanti i soldi spesi per una buona causa, ma in fondo tutto dipende dalle persone che si dedicano allo stesso tempo sia al servizio e del bene comune che della gloria di Dio.

Quelli che vanno in chiesa, i membri delle comunità ecclesiali sono consapevoli di questa doppia missione e cercano di vivere in questo spirito. Pertanto, nel sostenere il restauro o la costruzione di chiese, non guardiamo soltanto ai mattoni e all’intonaco, bensì vediamo lo sviluppo ed il rafforzamento delle comunità, contribuendo così al rinnovamento spirituale della comunità nazionale.”


Interno della Cattedrale di Kalocsa, completamente restaurata.
Sotto l'edificio barocco sono stati rinvenuti i resti della primitiva cattedrale medievale dell'XI secolo.
(foto:
www.astriceum.hu)
La chiesa di Vizsoly del XIII secolo, utilizzata dai protestanti sin dal XVI secolo.
Qui fu stampata la prima traduzione ungherese della Bibbia, che oggi è rievocata nel piccolo museo annesso.

(Foto: http://vizsolyibiblia.hu/) 
La chiesa di San Martino a Szombathely, edificata sulla presunta casa natale del santo, è stata restaurata per il giubileo martiniano del 2016.
(foto: www.martinus.hu)

Veszprém, interno della nuova chiesa Magna Domina Hungarorum, costruita in memoria del Card. József Mindszenty, già vescovo di quella città. (foto: Magyar Kurír)
Iconostasi della parrocchiale greco cattolica di Tokaj (città del famoso vino passito ungherese), restaurata recentemente.

La nuova chiesa di Budapest intitolata al Beato Zoltán Meszlényi, vescovo martire sotto il comunismo.


Chiesa evangelica luterana di Siófok, sul lago Balaton, costruita alla fine degli anni '80,
su progetti del famoso architetto Imre Makovecz.

(foto: www.evangelikus.hu)
La sinagoga di Karcag, costruita alla fine del XIX secolo in stile romantico.








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