giovedì 15 giugno 2017

Convegno a Madrid sulla situazione dei cristiani in Medio Oriente – l’intervento del Ministro degli esteri ungherese


Il 24 maggio scorso nella capitale spagnola ha avuto luogo una conferenza internazionale dell’Alleanza delle Civiltà sul tema della violenza etnica e religiosa in Medio Oriente con la partecipazione di settanta paesi. A rappresentare l’Ungheria è stato il ministro degli esteri, On. Péter Szijjártó che nel suo intervento ha sottolineato che la comunità internazionale ha il dovere di aiutare a ritornare nei propri paesi di origine le famiglie fuggite dalle zone della guerra. Per realizzare questo bisogna garantire la pace nelle zone amministrate dall’ONU e bisogna ricostruire le città distrutte.

Intervento del Ministro Szijjártó alla conferenza UNAOC di Madrid
(foto: KKM/Árpád Szabó)
“Non c’è tempo da perdere” – ha detto il ministro ungherese. Le comunità cristiane e le altri popolazioni vivono in estremo pericolo a causa dell’attività dell’ISIS. Uno dei compiti più importanti riguarda la Corte Penale Internazionale che deve esaminare e di conseguenza punire tutti i crimini compiuti contro le comunità religiose. A questo proposito il Governo ungherese ha fatto appello al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite – ha ricordato l’On. Szijjártó, sottolineando che l’Ungheria partecipa con un contingente di 150 militari alla lotta contro i jihadisti.

Il ministro ungherese nel suo intervento ha illustrato le decisioni del Governo a sostegno dei cristiani nel Medio Oriente. L’Ungheria aiuta con 1,9 milioni di euro la ricostruzione delle case di 200 famiglie iracheni cristiani; dona 470 mila euro per l’acquisto di medicinali per gli ospedali che curano le comunità cristiane; finanzia con 400 mila euro la costruzione di una scuola cristiana; versa 500 mila euro per aiuti umanitari nel patriarcato di Antiochia dei Siri; dona un milione di euro alla chiesa Siro-cattolica e un milione di euro alla chiesa Siro-ortodossa; inoltre assegna 100 borse di studio universitari ai figli di cristiani perseguitati. Il ministro ha voluto ricordare che il Governo ungherese ha creato un ufficio dedicato all’aiuto ai cristiani perseguitati.

Nessun commento:

Posta un commento