mercoledì 28 settembre 2016

Hanno aiutato i migranti bisognosi – ringraziamenti ufficiali del Governo ungherese ai volontari

Nel primo anniversario della fase acuta della crisi dei migranti che ha investito l’Ungheria nel 2015 sono arrivati i ringraziamenti ufficiali del Ministro per le Risorse Umane alle organizzazioni di soccorso ungheresi che si erano prodigati per assistere le persone bisognose sulla frontiera ungherese.
 
I rappresentanti della Caritas Ungherese, della Caritas Ecumenica, dell’Associazione Caritativa Ungherese dell'Ordine di Malta, della Caritas della Chiesa Riformata di Ungheria, della Caritas Ungherese dei Battisti e della Croce Rossa Ungherese hanno ricevuto il diploma di benemerenza dalle mani del Sottosegretario alle Risorse Umane On. Bence Rétvári e del Sottosegretario per i Rapporti con le Chiese Dott. Miklós Soltész il 27 settembre a Budapest.
 
Rappresentanti del volontariato ungherese nella cerimonia di ringraziamento
(foto: Katolikus Kaitász)
 
Il Sottosegretario Soltész ha ricordato che l’anno scorso centinaia di migliaia di persone hanno attraversato l’Ungheria che ha posto il Governo di fronte ad un enorme dilemma. Esso ha scelto di difendere le frontiere dello Stato ma, allo stesso tempo, ha voluto anche aiutare chi ne aveva veramente bisogno. Qui è stato essenziale la tradizionale buona collaborazione con le varie organizzazioni caritative a sfondo religioso, riunite nel Consiglio Caritativo, tavola di coordinamento istituita presso il Ministero delle Risorse Umane.


Grazie all’impegno dei loro volontari, le organizzazioni caritative hanno portato sollievo a quanti ne avevano bisogno. La collaborazione con il Governo ungherese è stata esemplare: i 450 milioni di Fiorini (1,4 milioni di EUR) di finanziamento statale sono stati moltiplicati dal lavoro di volontariato di migliaia di ungheresi che hanno distribuito, in trenta località, centinaia di tonnellate di viveri ed hanno organizzato l’assistenza medica a centinaia di bambini. E, attraverso queste organizzazioni, l’Ungheria ha potuto dare una mano anche nei Paesi vicini, affetti dalla stessa crisi.
 
Parlando del futuro il Sottosegretario Rétvári ha, invece, sottolineato come, secondo la posizione ufficiale del Governo ungherese, sia preferibile dare gli aiuti dove la necessità si presenta, aiutando le persone a vivere una vita dignitosa nella propria patria, invece di importare i problemi degli altri in Europa.
 
E l’Ungheria è pronta a dare un contributo fattivo, in collaborazione con le organizzazioni caritative a sfondo religioso. Così, per esempio, una delegazione della Caritas Ecumenica Ungherese è in partenza per l’Iraq, mentre il Governo ungherese ha offerto tre milioni di Euro per il Fondo Madad dell’Unione Europea per la Siria.

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