sabato 13 agosto 2016

Marco d’Aviano e l’Ungheria


Il beato Marco d’Aviano, cui si celebra la memoria liturgica il 13 agosto, ha dato un contributo decisivo in uno dei momenti cruciali della storia ungherese.

Molte volte l'Ungheria ha dovuto lottare, per salvaguardare la sua appartenenza all'occidente europeo e cristiano e per difendere sua identità culturale e la sua autonomia politica. Alla fine del XVII secolo l'Ungheria gemeva già da oltre 150 anni sotto il dominio ottomano. Durante tutti quei decenni essa fu teatro di battaglie tra due grandi imperi: quello dei turchi ottomani e quello degli Asburgo. Il momento culminante della riconquista della sua appartenenza all'Europa, l'Ungheria lo visse alla fine del Seicento.

Marco d'Aviano inviato in Ungheria da Papa Innocenzo XI
(bassorilievo nel Castello di Buda, Ungheria)

A questa impresa contribuì in maniera determinante, con finanziamenti e truppe, il beato Innocenzo XI. Egli inviò presso l’imperatore Leopoldo I il padre cappuccino Marco d’Aviano come missionario apostolico. Dopo la liberazione di Vienna dall'assedio turco, nel 1683, Padre Marco riuscì a convincere l'imperatore a sfruttare la vittoria conseguita. La sua diplomazia, che stava tutta nella forza e nella sincerità della sua parola e della sua persona, contribuì a dare corpo e volontà politica e militare alla coalizione dei paesi cristiani, la Lega santa, che negli anni seguenti liberò l'Ungheria. L’Europa fu unita da tale impresa: i figli delle diverse nazioni, cattolici e protestanti combatterono insieme per una comune casa europea.

Statua del B. Innocenzo XI
nel castello di Buda
Nel 1686 la liberazione della città di Buda (oggi Budapest) segnò un fondamentale traguardo e rappresentò un grande sollievo per tutta l'Europa. Si avverò la profezia del beato Innocenzo XI che disse che il nome di Buda era una promessa: Beata Virgo Dabit Auxilium. Marco d’Aviano era presente nelle fila dell’esercito cristiano come cappellano militare. Fu lui a celebrare il Te Deum nella città riconquistata con la processione della statua della Madonna.


Statua del B. Marco d'Aviano
 a Budapest, accanto alla chiesa dei cappuccini
La capitale ungherese ha voluto ricordare l'opera e i meriti del beato Innocenzo XI con una statua eretta in sua memoria non lontano dalla chiesa dell'Assunta (detta anche di Mattia Corvino) nel castello di Buda. In uno dei rilievi del basamento di questa statua è raffigurato il padre Marco nell'atto di ricevere dal papa il mandato apostolico. Al Beato Marco d’Aviano invece è stata eretta, nel 2006, una statua accanto alla chiesa dei cappuccini.

Beatificandolo il 27 aprile 2003, nella Domenica della Divina Misericordia, Papa Giovanni Paolo II disse di lui: “Profeta disarmato della misericordia divina, fu spinto dalle circostanze ad impegnarsi attivamente per difendere la libertà e l'unità dell'Europa cristiana. Al continente europeo, che si apre in questi anni a nuove prospettive di cooperazione, il beato Marco d'Aviano ricorda che la sua unità sarà più salda se basata sulle comuni radici cristiane.”

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