lunedì 25 gennaio 2016

Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani all’insegna della carità

Si è svolta in Ungheria, durante la settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, una raccolta di generi alimentari, di articoli di prima necessità e di fondi a favore degli abitanti dell’Ucraina. L’iniziativa è stata promossa dal „Consiglio Caritativo”, organismo consultivo del Ministero delle Risorse Umane che riunisce le maggiori organizzazioni umanitarie ungheresi (Caritas Ungherese, Caritas Ecumenica, Associazione Caritativa Ungherese dell'Ordine di Malta, Caritas della Chiesa Riformata di Ungheria, Croce Rossa Ungherese, Caritas Ungherese dei Battisti, Giovanniti, Caritas San Luca della Chiesa Greco-cattolica in Ungheria e Comunità ebraica unita d’Ungheria). A causa dell’aumento dei prezzi dei beni di prima necessità e dell’energia, per le famiglie dell’Ucraina diventa sempre più difficile affrontare le spese quotidiane, specialmente durante l’inverno.
Nel presentare l’iniziativa Mons. Antal Spányi vescovo di Székesfehérvár e presidente della Caritas Ungherese ha fatto riferimento all’analoga raccolta dell’anno scorso che ha riscontrato notevole successo. József Steinbach, vescovo della Chiesa Riformata di Ungheria, presidente del Consiglio Ecumenico delle Chiese in Ungheria, ha ricordato che la maggior parte dei 130 mila ungheresi della regione Subcarpatica ucraina (Uzgorod, Mukacevo)  appartiene alla Chiesa Riformata e che la loro determinazione ad affrontare con coraggio la situazione difficile è esemplare e stimola altri connazionali a rimanere nella terra loro natia, sperando in un futuro migliore. Miklós Soltész, sottosegretario di Stato per i Rapporti con le Chiese, le Minoranze Etniche e la Società Civile del Ministero delle Risorse Umane ha sottolineato la rilevanza ecumenica dell’azione comune.
La stessa settimana di preghiera si è chiusa, invece, con un’altra iniziativa a favore delle popolazioni bisognose. Con l’arrivo delle masse di migranti, gli effetti dei conflitti del Medio Oriente sono entrati nelle case degli europei. Coscenti del fatto che le famiglie rimaste nella loro terra d’origine hanno più che mai bisogno di un aiuto efficace, la Conferenza Episcopale Ungherese ha svolto, il 24 gennaio, una colletta straordinaria nelle chiese dell’Ungheria a favore dei rifugiati cristiani del Medio Oriente. I proventi saranno destinati a sostegno delle scuole per i bambini delle famiglie cristiane che vivono nei vari campi profughi della regione, poiché l’insegnamento e l’educazione sono la via per la preparazione di un futuro migliore e della pace stessa. Già nello scorso novembre la Conferenza Episcopale Ungherese aveva stanziato un contributo straordinario di 30 milioni di fiorini (circa 10 mila euro) a favore dei profughi cristiani del Medio Oriente.

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